Favolaschia è un genere di fungo molto strano, infestante, originario dei tropici. Ma la globalizzazione l'ha portato anche nei nostri boschi! Questo sito non parla di funghi, ma favolaschia mi sembrava un nome significativo e evocativo di qualcosa di simile a quello che qui viene raccontato...

05 novembre 2005

You wombat!

Avete mai sentito parlare dei vombati? Io mai, prima d’ora.
Leggo su un articolo del Venerdì di Repubblica che sono una delle numerose specie di marsupiali australiani in via d’estinzione. Forse sono meno famosi del coala perché non sono così belli (non credo che la Trudi ne farà mai un peluche!). Non sono neppure caratteristici come l’armadillo e l’ornitorinco poiché, da lontano, si potrebbero scambiare per grandi marmottoni).
Ma hanno un pregio che mi ha colpito, la tenerezza: i cuccioli appena nati sono rosei e hanno occhietti neri e piccole orecchie morbide. I giovani più grandicelli hanno un corto pelo grigio-marrone, sono un po’ tarchiati e con un grosso naso rosa che gli occupa tutto il muso. L’adulto, completamente peloso, ha grossi artigli per scavare ed è praticamente privo di coda; può arrivare a pesare quaranta chili e raggiungere un metro di lunghezza.

I vombati scavano grandi tane sotterranee e sono il terrore dei giardinieri dell’Australia sud-orientale (ne sopravvivono alcune colonie anche i Tasmania e sulle Isole Flinders). Fondamentalmente erbivori, marcano il territorio con caratteristici escrementi a forma di cubo. Sono pacifici, testardi e anche un po’ orsi: nelle loro tane dormono in stanze separate e quando trovano un ostacolo sul cammino preferiscono urtarlo piuttosto che aggirarlo. Eppure hanno il cervello, in proporzione, più grande fra tutti i marsupiali! Alcuni esemplari allevati in cattività hanno dimostrato una notevole capacità di apprendimento, anche se il contatto con gli uomini pare li renda nervosi e aggressivi.
La vita non è semplice per un vombato: avendo abitudini notturne è spesso vittima di incidenti stradali; inoltre viene predato dal dingo e a stento sopravvive ai periodi di siccità e alle epidemie di rogna. Fino agli anni ’60 veniva pure cacciato per la sua pregiata pelliccia.
Queste bestie non godono della stima della popolazione locale: “You wombat” infatti è un classico motto di derisione australiano.
Per fortuna ultimamente il governo sta favorendo la sua salvaguardia attraverso detassazione delle donazioni in suo favore e segnaletica stradale per diminuire i tamponamenti.


tutte le foto!

Se volete saperne di più visitate il sito wombadilliac, dove imparerete alcune cose interessanti (per esempio come scacciare i vombati dal giardino all’inglese in maniera incruenta, semplicemente con cacca di cane).