Favolaschia è un genere di fungo molto strano, infestante, originario dei tropici. Ma la globalizzazione l'ha portato anche nei nostri boschi! Questo sito non parla di funghi, ma favolaschia mi sembrava un nome significativo e evocativo di qualcosa di simile a quello che qui viene raccontato...

27 febbraio 2006

Eau de grenouille. La pelle della rana secerne un antiparassitario naturale

Canberra (Australia). I ricercatori dell'Università di Adelaide hanno scoperto che alcune raganelle secernono attraverso la pelle una sostanza odorosa che scaccia le zanzare. Le piccole rane arboricole emettono un fetore che ricorda della materia organica in decomposizione. La secrezione ghiandolare è stata sperimentata anche sui topi e si è verificato che tiene lontani gli insetti per almeno un ora. Non è prevista, per ora, la brevettazione di uno spray per gli umani... l'odore sarebbe insopportabile!

08 febbraio 2006

Biodiversità: c'è ancora speranza...


Per una specie che se ne va... 100 ne arrivano!
Di solito non è così che funziona in natura. Soprattutto là dove l'uomo civilizzato interferisce da anni nei processi naturali.
Ma questa volta ci ha messo lo zampino la fortuna (oppure qualcuno potrebbe pensare a un intervento dall'alto...) e un gruppo di ricercatori, con sorpresa, si è trovato a sbarcare in un vero e proprio "paradiso perduto".
Papua, Indonesia: una regione vicino ai monti Foja di più di un milione di ettari è il nuovo eden sulla terra. Nei molti mesi di esplorazione sono state rinvenute 20 nuove specie di rane, 4 nuove specie di farfalle e 5 nuovi tipi di palme. In più sono stati riscoperti alcuni animali ritenuti estinti: fra tutti, il fantastico canguro arboricolo dalla pelle d'oro (Dedrolagus goodfellowi pulcherrimus).
E l'esplorazione continua...

(guarda le foto sul sito del corriere)

07 febbraio 2006

Golden frog


Panama City: Perdita di biodiversità.
La rana dorata (Atelopus varius), simbolo di Panama, si sta estinguendo a causa di un fungo che cresce sulla sua pelle impedendole di respirare.
Alcuni attribuiscono la velocità di riproduzione del fungo all'incremento della temperatura globale.
PlanetArk riporta oggi la notizia.